Dietro ogni drink si cela una persona, un locale, un periodo storico in cui ricondurlo oppure semplicemente una leggenda, anche se molto spesso si tratta di una storia fantasiosa o di un'ipotesi sulla creazione. Ci sono poi racconti che modificano altre storie e ricette che vengono modificate costantemente per creare nuove tipologie di drink. Trovo che sia uno degli aspetti più belli di questo lavoro. Ogni volta che viene portato alla luce un nuovo documento storico o viene ritrovato un ricettario, colloca quel determinato drink in un altro periodo storico oppure va a modificare la ricetta originale.

Per esempio, questo mese vorrei parlarvi della mia ricetta del Cold Brew Martini, nato dopo aver preso spunto da un gran cocktail classico come l'Espresso Martini. Per chi non lo conoscesse ha una storia un po' buffa. Siamo negli anni '80, a Londra. Qui Dick Bradsell, bartender londinese, lavorava al Fred's Club, un circolo privato che spalancò le porte nel 1987. Proprio qui (o forse no) miscelò per la prima volta l'Espresso Martini, o Vodka Espresso come veniva chiamato inizialmente, creato in risposta a una top model che gli chiedeva un drink che "prima la svegliasse e poi la rincoglionisse". Il drink era a base di vodka fredda, espresso bollente appena fatto e liquore al caffè, ma la chiave del successo era proprio un buon espresso fresco. 

Da questa ricetta ho creato il mio twist: ne ho appreso il gusto, lo stile, gli ingredienti e gli ho dato un mio tocco personalizzato. La tecnica utilizzata è la stessa. La tipologia di bicchiere anche. Ho sostituito la parte del caffè espresso con un caffè che viene estratto a freddo: il cold brew. Al posto della vodka ho inserito un distillato con un sapore più marcato e meno neutro rispetto alla vodka, che è il brandy. Infine come parte aromatica ho pensato al ratafià di ciliegie, liquore tipico biellese dal sapore molto intenso del frutto stesso. E' un drink che è perfetto per il fine pasto.

Andiamo a vedere nel dettaglio come prepararlo.

Cosa ci servirà per preparare il Cold Brew Martini? Innanzitutto avremo bisogno del ghiaccio e di uno shaker. In alternativa possiamo utilizzare un barattolo da cucina con il tappo a vite. Per quanto riguarda i bicchieri serviranno delle coppette da cocktail da circa 15/20cl oppure in alternativa, ma solo se non avete proprio nessuna coppetta in casa, un piccolo calice da vino o un bicchiere da acqua sempre molto piccolo. Il primo step da fare è preparare tutto il set up per preparare i drink: ghiaccio a portata, pinze e ingredienti pronti all'uso. Partiamo con il raffreddare i nostri bicchieri. Qui avete due strade da percorrere: potete inserirli direttamente in freezer se avete spazio, altrimenti riempirli semplicemente di ghiaccio.

Sistemati i bicchieri iniziamo a versare nello shaker i nostri ingredienti. Partiamo dal brandy, che è un distillato di vino, in questo caso italiano. In foto troverete lo Stravecchio Branca ma potete utilizzare anche altri tipi di brandy come per esempio la Vecchia Romagna. Versatene 3cl per ogni drink.

Stravecchio brandy dei fratelli branca

Passiamo al liquore. Per questa ricetta ho deciso di utilizzare il Ratafià di ciliegie di Rapa Giovanni che è un liquore tipico e tradizionale di Biella. Il suo aroma e il suo profumo è inconfondibile. Dolce ma equilibrato che dona a questo drink una bella nota di ciliegia. Versatene 3cl per ogni drink.

ratafia di ciliegie

Ultimo ingrediente: il caffè cold brew di Mokaor. Si tratta di una bevanda che si ottiene attraverso un processo di macerazione del caffè in acqua fredda. Questa estrazione a freddo fornisce al caffè una bassa acidità e pochissimo amaro. Versatene circa 5cl a drink.

Versati tutti e tre gli ingredienti non ci resta che procedere al momento più bello per stupire gli ospiti: una bella shakerata. Riempite lo shaker o il barattolo con del ghiaccio, sigillate bene e agitate il drink per circa dieci secondi.

Come procediamo adesso? Se avete utilizzato uno shaker a tre pezzi sarete avvantaggiati perchè la maggior parte del ghiaccio spezzettato rimarrà all'interno dello shaker. Se avete utilizzato il barattolo le cose sono leggermente più complicate. Ma non vi spaventate perchè basta capire il meccanismo. Allora dobbiamo cercare di trattenere il ghiaccio all'interno e versare il drink nella coppetta. Vi do due alternative che chiameremo il primo "Procedimento alla Carlona" e il secondo "Procedimento del precisino".

- "Procedimento alla carlona" consiste nel versare il contenuto del barattolo all'interno della coppetta utilizzando un cucchiaio o uno strumento simile per trattenere il ghiaccio all'interno del barattolo. Potrete avere successo se siete abili ma sicuramente sporcherete un po' il vostro piano di lavoro.

- "Procedimento del precisino" invece è un po' più macchinoso ma si sa, il lavoro fatto bene ripaga sempre! Versate il contenuto del barattolo in una caraffa e attraverso un colino a maglie fini filtrate, in modo da trattenere tutti i pezzetti di ghiaccio rotti durante la shakerata. A questo punto suddividete il drink nei vari bicchieri.

versare il drink nella coppetta

Una volta versato nelle coppette dobbiamo pensare alla decorazione. Se avete agitato bene il vostro drink avrete una leggera schiumetta in superfice, che è perfetta per posizionare due o tre chicchi di caffè.

Cosa ne pensi di questo cocktail? L'hai già provato o sei un fan dei drink a base caffè? Fammelo sapere nei commenti. Se vuoi provarlo non ti resta che cliccare qui. Potrai trovare la box da due oppure da quattro persone.

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Articolo: Nicolò Raviglione   -   Photo: Andrea Passerini


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