Recentemente ci siamo soffermati sulla nascita di due drink che hanno fatto e che sono ancora ora storia dell'aperitivo italiano: il Milano-Torino e l'Americano. Non passò molto tempo per la nascita di un altra storia meravigliosa tutta italiana: il NEGRONI.

Uno dei drink pre-dinner più conosciuti a livello internazionale, ma per ricostruire la nascita del Negroni dobbiamo capire in quale contesto è stato creato.

Quindi facciamo qualche passo indietro… Siamo a Firenze, nell'ultima parte dell'Ottocento. La città cavalcava l'onda di grandi cambiamenti: i granduchi di Toscana se ne erano andati e Firenze divenne la capitale dell'appena nato Regno d'Italia, anche se per poco tempo. Questo, oltre all'insediamento del Re, comportò l'arrivo di molti stranieri facoltosi che rappresentavano i rispettivi stati. Poi vi erano altri progetti per la rivoluzione architettonica della città: renderla più moderna e percorribile, e ripulire il centro storico, che era in quel momento in uno stato di degrado. Nacquero in questo periodo alcuni dei più famosi caffè fiorentini, nei quali nel tardo pomeriggio cominciava l'ora del “vermutte”, che altro non è che il vermouth ribattezzato secondo la parlata di Firenze. Vi ricordate che sul finire dell'Ottocento nel nord italia iniziò ad affermarsi questa miscela di vermouth e bitter? Se volete fare un ripasso potete leggere “Il Milano-Torino e la nascita dell'Americano”. Iniziò, quindi, ad affermarsi questo nuovo modo di bere il vermouth anche qui a Firenze, e a far nascere alcuni presupposti per altre ricette.

Dopo questa prefazione, vi presento alcuni dei protagonisti di questa storia: il Conte Camillo Negroni, il barista Fosco Scarselli e la Drogheria Casoni. Chi sono? E cosa centrano con la nascita di questo cocktail? Andiamo nel dettaglio. Tra via de Tornabuoni e via della Spada, nacque nel 1820 la Drogheria Casoni. In questo locale, un giorno imprecisato tra il 1917 e il 1920, questo conte Camillo Negroni chiese a Fosco di “irrobustire” il suo americano con un distillato che non avrebbe intaccato le varie tonalità di colore… il Gin. Da quel giorno il conte quando entrava al Casoni chiedeva il suo “solito”, che pian piano divenne per gli altri clienti “un americano alla maniera del conte Negroni”. Secondo voi dopo quanto si iniziò a chiamare direttamente Negroni? Questa è la parte più romantica di questa storia. Immaginare il conte e Fosco Scarselli che per la prima volta inventarono inconsapevolmente quello che, cento anni più tardi, sarebbe diventato uno dei cocktail più conosciuti e bevuti al mondo.

La parte invece più tecnica e storica invece ha più punti su cui soffermarsi. Per esempio… con quali dosi è nata questa ricetta? In quale bicchiere veniva servito? E per il ghiaccio vi era già disponibilità in quel periodo? Come veniva decorato? Sono questioni che sono state molto dibattute nel corso della storia. Per quanto riguarda la nascita del cocktail è stato trovato un documento di un antiquario londinese datato Ottobre del 1920 , nel quale scriveva al conte Negroni e si raccomandava di non bere più di venti negroni al giorno. Capito bene? 20. Grazie a questo documento si pensa che il Negroni in quel 'anno fosse qualcosa di già ben definito e quindi colloca la sua nascita tra il 1917 e il 1920. Però ora parliamo di questi venti Negroni. Siete scioccati anche voi vero? Non immaginiamoci i classici tumbler 30/35cl in cui viene servito normalmente. Con molta probabilità si trattava dei bicchierini da cordiale da 3cl circa, già diffusi per il servizio del vermouth o di ratafià, oppure dei bicchierini leggermente più grandi. La presenza di ghiaccio è un'altra questione. Era servito senza oppure con ghiaccio il nostro Negroni? Quello che sappiamo è che il ghiaccio in quegli anni era già utilizzato nei migliori bar e quindi è logico supporre che fosse usato anche per questo cocktail quando è stato creato. Ma il punto forse più combattuto è legato alla proporzioni. Come nasce il negroni? Con parti uguali di Gin, Campari e Vermouth? Oppure stiamo parlando di altre proporzioni? Si può pensare che, avendo avuto origine dalla correzione di un americano, le proporzioni iniziali potrebbero essere state molto diverse da quelle che conosciamo oggi. Le due parti di bitter e di vermouth sarebbero state quindi superiori rispetto al gin e al seltz. E se volessimo fare i pignoli... nel negroni originario, il seltz ci andava oppure no? Sono moltissime le domande che ancora ci poniamo. Tuttavia il negroni oltrepassò oltre cento anni ed è tutt'oggi uno dei drink più amati e bevuti al mondo.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio come preparare il nostro negroni. Questo è un drink da realizzare con la tecnica "build" che in termini non tecnici significa che viene costruito direttamente nel bicchiere (quindi per esempio non è un drink che viene shakerato).

ricetta del negroni

Per prima cosa dobbiamo procurarci un bicchiere basso da circa 25/30cl e nel caso non ce l'avessimo possiamo tranquillamente utilizzare un bicchiere da acqua. Riempiamolo di ghiaccio e iniziamo a versare i nostri ingredienti.

Partiamo dal bitter. Nella nostra box, che puoi trovare in questo link, abbiamo inserito il bitter Campari. Ma puoi provare diverse combinazioni con altri bitter.

il negroni con il bitter Campari

Procediamo con il vermouth. Noi abbiamo usato vermouth Drapò di Turin Vermouth che è uno di quei prodotti che fa parte dei Vermouth di Torino. 

vermouth di torino per negroni

Ultimo ingrediente: il gin. Noi utilizziamo un Tanqueray London dry gin dal suo profilo sensoriale inconfondibile. 

gin per il negroni

Versati i tre componenti alcolici, con l'aiuto di un barspoon (un lungo cucchiaino professionale che viene utilizzato per mescolare) oppure con un cucchiaino da caffè, dobbiamo mescolare delicatamente il nostro negroni, in modo tale da amalgamare gli ingredienti e diluirlo con l'obbiettivo di abbassare la percentuale alcolica. Ricordiamoci che questo è un drink composto da solo parti alcoliche, quindi bello intenso sia di gusto che di alcolicità.

Una volta svolti questi passaggi dobbiamo pensare alla decorazione. Tradizionalmente viene servito con una fetta di arancia ma nulla vieta di servirlo con la sua scorza.

Scorza o fetta di arancia per il negroni?

Finiamolo con uno stecchino da cocktail ed il nostro NEGRONI è pronto.

Negroni

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