Se avessi iniziato a scrivere un articolo sul Pisco Sour molto probabilmente solo una piccola percentuale di lettori avrebbe potuto dire di averlo assaggiato. Ma oggi parliamo del Margarita. E il Margarita si trova nelle drink list di tutti i bar del mondo. Chi è che non ha mai assaggiato un Margarita?

Il 22 febbraio di ogni anno si festeggia il National Margarita Day per rendere onore a questo meraviglioso drink. Ma come nasce? Da quali ingredienti è composto? La prima codifica del Margarita arriva solo nel 1953 grazie alla rivista “Esquire”, che in un suo articolo ne riporta la formula e ne cita per la prima volta il nome: "Un'oncia di tequila, un goccio di triple sec e il succo di mezzo lime o limone". Ma la ricetta in se è stata menzionata e utilizzata già molto tempo prima quando nel 1936 apparve un Tequila Daisy nel Moville Mail in un pezzo intitolato "Graham's Sightseeing". Non a caso la parola spagnola Margarita, in inglese, significa Daisy. E i Daisy cosa sono? Si tratta di una categoria di cocktail che risalgono all'epoca vittoriana, che erano molto di moda all'inizio del '900 composti da uno spirito di base, succo di agrumi e addolciti con uno sciroppo o liquore. Coincidenza con la classica ricetta del Margarita? L'anno successivo, nel 1937, William James Tarling include nel suo libro “Café Royal Cocktail Book” la ricetta del Picador: 1/4 di succo di lime o limone, 1/4 Cointreau, 1/2 Tequila, Shakerato. Gli ingredienti sono gli stessi ma il nome Margarita non venne ancora menzionato. Con la stessa composizione del Picador, nel 1939, compare in un libro di Charlie Connolly la ricetta di un Tequila Sour con una piccola interessante modifica: una bordatura di sale all'esterno del bicchiere e decorato con un spicchio di lime.

Ma chi ha creato o chiamato per la prima volta il Margarita? Ci sono molti drink la cui paternità è scontata o certa grazie alle ricostruzioni storiche di alcuni grandi personaggi nel mondo della miscelazione, come per esempio il Negroni. Ma in questo caso ci sono talmente tante leggende e persone che ne rivendicano la creazione che trovare la vera storia diventa assai complicato.

 La prima versione che andremo a citare fu quella del 1948 quando Carlos "Danny" Herrera creò il cocktail nel suo ristorante situato in Baja California, per una famosa cliente di nome Marjorie King che era una ballerina del film di successo teatrale americano di Broadway “Ziegfeld follies”. Allergica a tutti alcolici ma non alla tequila, creò questa miscela ad hoc per lei e fu proprio così che nacque la nostra amata bevanda . Anche Francisco "Pancho" Morales, che era un barista in Messico, mescolò per la prima volta il cocktail nel 1942 a Juárez, in Messico, per una signora che entrò nel bar e ordinò una magnolia. Non riuscendo a ricordare gli ingredienti di quel cocktail inserì la tequila in un daisy e lo intitolò Margarita. Ha il sostegno di un giornale ufficiale messicano. Anche Margarita Sames, una cittadina di Dallas, credeva di aver creato la bevanda nella sua casa di vacanza per i suoi ospiti ad Acapulco, in Messico, nel 1948. Oppure potrebbe essere legato ad un colpo di marketing legato alla Jose Cuervo, un noto marchio di Tequila. Nel 1937 Vernon Underwood era un venditore di un distributore di Jose Cuervo a Los Angeles e avrebbe chiesto a J. Durlesser, capo barista del ristorante Tail O' the Cock, di creare un cocktail che avesse come base la tequila. 

Queste sono solo alcune delle storie e versione ritrovate. Vale la pena ricordare comunque che Margarita era un nome comune nel '900 che ha raggiunto il suo apice in America negli anni '30 e '40.

Passiamo ora alla parte interessante del Margarita: le ricette e come prepararlo alla perfezione.

La prima ricetta che voglio proporvi si tratta di quella presente nel ricettario I.B.A. e prevede: 50ml Tequila, 20ml di triple sec, 15ml di succo di lime fresco e mezza bordatura di sale all'esterno del bicchiere. Tutti gli ingredienti vanno shakerati con del ghiaccio e filtrati in una coppetta da cocktail oppure in un tumbler pieno di ghiaccio a seconda delle preferenze.

La seconda ricetta di cui vorrei parlarvi si tratta di una variante del classico, che oramai è diventata anch'essa un classico. Si tratta del Tommy's Margarita. Questo drink è nato da uno dei massimi esperti mondiali di tequila, Julio Bermejo, che è il responsabile delle bevande dell'iconico Tommy's Mexican Restaurant di San Francisco, fondato nel 1965 dai suoi genitori, Elmy e Tommy. Proprio qui, alla fine degli anni '80, Julio ha creato questo famosissimo drink. Dalla ricetta tradizionale ha sostituito il liquore all'arancia con il nettare d'agave. 60ml di tequila 100%agave reposado, 30ml succo di lime fresco e 30ml di nettare d'agave. Tutti gli ingredienti vanno shakerati con del ghiaccio e filtrati in un tumbler pieno di ghiaccio e va decorato con una fettina di lime.

Le prossime ricette, invece, sono state create da me nel corso degli ultimi anni di lavoro al bar e si tratta semplicemente di varianti del cocktail originale. La prima che vorrei proporvi si tratta di una semplice rivisitazione modificando la struttura di base delle parti agrumate e del distillato principale.

tequila con mezcal e chinotto

LOCKDOWN MARGARITA  (2020)

5cl Mezcal Nuestra Soledad

2cl Liquore al chinotto Distilleria Quaglia

1B.spoon sciroppo d'agave

1,5cl Succo di limone

1,5cl Succo di lime

Sale al pepe nero

Qual è il giusto procedimento? Innanzitutto inserite la coppetta nel freezer circa 5 minuti prima in modo tale da averla perfettamente congelata. Prendete poi uno shaker e versate tutti gli ingredienti all'interno ad eccezione del sale. Riempitelo di ghiaccio e shekerate per una decina di secondi. Riprendete la coppetta e strofinate su mezzo bordo del bicchiere uno spicchio di lime e successivamente passatelo sopra il sale al pepe nero: in questo modo il sale aderirà perfettamente al bordo. Aprite lo shaker e versate all'interno della coppetta avendo cura di trattenere e filtrare il ghiaccio attraverso un colino a maglie. 

Il secondo drink, invece, si tratta di un incrocio con un altro cocktail classico: il gin basil smash. Lo conoscete? Ne parleremo più avanti in un altro articolo. In questa ricetta la struttura è sempre quella di un classico margarita, con qualche modifica alla parte citrica e aromatica. Il liquore al kumquat prende il posto del classico triple sec e viene aggiunta un'altra parte aromatica data dal basilico genovese.

margarita e gin basil smash

IL BELLONE (2021)

4cl Tequila bianca Espolon

2cl Mezcal Montelobos

2cl liquore al Kumquat

3cl Succo di lime fresco

1cl Sciroppo di zucchero

5/6 foglie di basilico Genovese

Sale bianco e sale nero di Cipro

Anche per questo drink la prima cosa da fare è inserire la coppetta nel freezer circa 5 minuti prima in modo tale da averla perfettamente congelata. Prendete poi uno shaker e versate tutti gli ingredienti all'interno ad eccezione del sale. Riempitelo di ghiaccio e shekerate per una decina di secondi vigorosamente in modo tale da spezzare le foglie di basilico- Riprendete la coppetta e strofinate su mezzo bordo del bicchiere uno spicchio di lime e successivamente passatelo sopra il mix di sale bianco e nero: in questo modo il sale aderirà perfettamente al bordo. Aprite lo shaker e versate all'interno della coppetta avendo cura di trattenere e filtrare il ghiaccio (e di conseguenza tutti i pezzi di foglia di basilico) attraverso un colino a maglie. Decorare poi con una fogliolina di basilico appesa al bordo con una piccola molletta.

Terzo e ultimo drink (per oggi ovviamente) si tratta di un classico margarita con ingredienti maggiormente rivisitati. Il distillato di base rimane sempre una tequila, ma qui vengono aggiunte sfumature aromatiche di melograno, rosa e ibisco. In che modo? Andiamole a vedere.

midnight in jalisco margarita twist

MIDNIGHT IN JALISCO (2019)

5cl Tequila bianca Eljimador

3cl Cordiale al melograno e petali di rosa*

1,5 Orange curacao

1cl Sciroppo d'agave

Sale all'ibisco

In questo caso il procedimento è lo stesso degli altri due drink. L'unica difficoltà sta nella preparazione di questo *cordiale al melograno e petali di rosa. Per prepararlo in piccole dosi vi occorrerà circa 200ml di succo di melograno appena spremuto, 5g di petali di rosa, 3g di acido citrico alimentare, 15 grammi di sciroppo di zucchero. Assemblate gli ingredienti in un sacchetto sottovuoto (in alternativa potete usare un piccolo contenitore ermetico) e lasciate riposare in frigo per 24h. Una volta trascorso questo periodo, filtrate e conservate in una bottiglia di vetro in frigorifero per massimo tre giorni.

Nel caso volessi provare a farlo a casa o volessi regalare un Margarita ad un amante della tequila puoi dare un'occhiata alla nostra box. All'interno troverai dei mignon di Tequila Jose Cuervo reposado, liquore all'arancia Cointreau, sale e delle rondelle di lime disidratato. Ti occorrerà solo procurarti del lime fresco, del ghiaccio e ovviamente una bella coppetta.

Se sei arrivato fino a qui ti ringrazio per il tuo tempo per aver letto questo articolo. Se hai piacere fammi sapere qual è la tua variante del margarita preferita. Puoi scrivermelo qui sotto nei commenti.


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